Allinearsi con l’Energia Misteriosa del Tao

Allinearsi con l’energia misteriosa del Tao

Il termine “Qi” indica, nell’antica cultura taoista cinese, molte cose, tra cui la risorsa naturale per cui tutte le cose possono esistere e vivere.
Lo percepiamo in quei momenti in cui comunemente ci rilassiamo completamente e sentiamo di stare bene.
Ciò è dovuto proprio al fatto che il Qi, in quei momenti scorre più facilmente attraverso di noi, perché ci sono meno costrizioni, tensioni fisiche e mentali.
Dunque il Qi ha a che fare con qualcosa che scorre, con la fluidità, con la ricettività, con il lasciar essere.
Ed è connesso con una comprensione sensoriale che tutto diviene, scorre, percezione di qualcosa di fluido: la classe immagine delle acque che scorrono placidamente nel fiume.
Il corpo umano secondo i taoisti è molto sensibile e intimo con questo processo.
Se abbiamo provato a sederci a gambe incrociate magari su un piano morbido o su dei cuscini, le braccia e le mani rilasciate, avremmo facilmente notato un particolare, emergente, sensazione di tranquillità e centratura naturale.
Infatti la postura a gambe incrociate, in uno stato distensione naturale facilita il Qi, il flusso universale e vitale, a convergere nel corpo, distendendolo e rianimandolo.
In questo stato il respiro e il Qi, intimamente connesso al primo, si espandono in tutto il corpo, in particolare nelle zone del ventre, fino al petto, mentre la mente si fa come per magia più leggera.
Mano a mano che il tempo passa in una postura appropriata come questa, a gambe incrociate, o altre simili e confortevoli, il Qi comincia poi anche a cambiare di natura, mentre il respiro si fa naturalmente più sottile, regolare, profondo.
Ecco allora che il Qi si trasforma in “Xin” , una qualità di forza o energia più vuota, sottile, quieta, pura.
Come ce ne accorgiamo di questo?
Lo realizziamo sentendo con evidenza il nostro cuore farsi più aperto e leggero, la mente più vuota, sempre
più distaccata da pensieri, quieta e stabile, persino entrando in uno stato di percezione atemporale.
Come se fossimo sempre immersi in qualcosa di più grande e assoluto, vasto e e immobile.
I taoisti hanno capito dunque dalle origini questo altro lato dell’energia, che loro chiamano Xin, il lato misterioso e più immateriale del Qi.
Lo Xin riguarda più uno stato di consapevolezza, principio fondamentale, ed infatti nelle pratiche stesse di Qi Qong, tecniche cinesi di coltivare energia ed elevazione interiore, si parla di praticare e coltivare insieme lo Xin, oltre che il Qi o energia.
Infatti, senza Xin, ci sarebbe solo energia o forza grezza senza orientamento ne consapevolezza, ed allo stesso modo, senza Qi, non ci sarebbe più vita, forza, e dunque nulla a sostenere lo Xin.
Non a caso nel taoismo ci si riferisce sempre al Qi e allo Xin come “i due in uno”.
Per questo in un pratica completa di benessere fisico e spirituale è sempre importante accludere i due momenti, “i due in uno”.
Infatti nel Qi Qonq e in tutte le pratiche autentiche di tao esistono forme in movimento cosi come forme e posture immobili, ed altresì concetti misteriosi e sottili come il fare senza fare, il muoversi nell’immobilità.

Federico Tanzi Mira

Vive e lavora a Milano, è istruttore da più di 18 anni di Tai Chi, Qi Qong base e avanzato, Tao Yoga, Meditazione Taoista.
Tiene settimanalmente corsi collettivi e individuali divulgando gli antichi insegnamenti del Tao.

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